SpecialVolley classi seconde, una medaglia sfiorata

Dopo un breve discorso introduttivo, i nostri ragazzi scendono subito in campo e vincono la prima partita, mentre noi ragazze dobbiamo aspettare ancora un pochino. Nel frattempo ci scateniamo sugli spalti per dare la giusta carica ai compagni impegnati nella sfida. Il centinaio di fogli con la scritta Dro che tappezza le pareti rende la palestra una specie di palazzetto nel quale potrebbe giocare addirittura la Nazionale. Infatti è questo che cantiamo: “Olio, Petrolio, Acqua Minerale per battere Dro ci vuol la Nazionale”. In tutta questa confusione di grida di gioia, “no” di delusione e ragazzi che ridono e chiacchierano, sono la mitica prof.ssa Duso e il prof. Mussi a guidare il nostro gruppo nel momento giusto, nel posto giusto. Arriva poi anche il turno di noi ragazze che debuttiamo in questo torneo con una vittoria. Catapultati in questo vortice di emozioni, sulle sei partite totali ne vinciamo quattro mentre i nostri ragazzi sulle cinque ne vincono due, entrambi giocando un’ottima pallavolo. In ambedue i casi naturalmente c’è stato qualche piccolo errore ma ovviamente l’importante è divertirsi, e poi si sa: l’ansia gioca brutti scherzi! Al termine delle nostre partite ci fiondiamo sui fogli con i punteggi, cercando di fare più in fretta possibile i calcoli per constatare la posizione raggiunta. Noi ragazze, abbastanza convinte di essere terze, ancora non sappiamo che ci aspetta un’amara sorpresa che riceviamo durante le premiazioni: per soli tre punti dalla squadra di Arco, che stava giocando l’ultima partita, ci piazziamo quarte. Un po’ deluse ma comunque soddisfatte, speriamo che i maschi ottengano un miglior risultato del nostro, ma alla fine, anche loro, si aggiudicano il quarto posto. Anche se magari siamo poi tornati tutti a casa senza medaglia, possiamo dire lo stesso di aver vinto qualcosa: innanzitutto il fantastico pomeriggio passato assieme, perché il divertimento e gli amici valgono molto di più di una medaglia. E poi, un premio non concreto ci è stato assegnato lo stesso, ed è stata la cosa più incredibile di tutte, credo: il primo premio per aver sostenuto al meglio, con tanto di coro e cartelloni, la nostra squadra. Questa dovrebbe essere la cosa che ci rende più orgogliosi di tutto! Intonando le nostre canzoni preferite in fondo al pullman,torniamo a casa stanchi, sudati, con il sorriso sulle labbra e la certezza di aver dato il meglio con la consapevolezza di poter salire sul podio il prossimo anno.

Scritto da Noemi, giornalista della classe 2B SSIG Dro