La nostra esperienza con collage & assemblage

Quando dal colore nascono disegni, quando dai ritagli nascono costruzioni, quando dagli oggetti inutilizzati può nascere qualsiasi cosa, quando dalla creatività delle menti dei ragazzi possono uscire opere di tutti i generi, lì arriva l’arte. Durante il periodo delle vacanze natalizie, noi della classe II B ci siamo avventurati nelle tecniche artistiche del collage e dell’ assemblage. Ci siamo divertiti nell’assemblare pezzi e nell’ incollare artisticamente ritagli ed emozioni. Ci siamo espressi usando diversi materiali. Abbiamo messo i nostri sentimenti su basi di tutti i formati con immagini concrete o astratte. Quando dalla sconfinata fantasia dei ragazzi prendono forma idee ed emozioni, nascono opere di bellezza implacabile. 

Eh...che dire! Quando ci si lascia trasportare dall’arte è come essere in mare aperto: la corrente può condurti in posti mai esplorati prima e tutto diventa una scoperta. Quando la mente si svuota e ci si lascia andare, tutto è possibile e divertente. Questo è ciò che abbiamo appreso da questo nostro percorso.

 

Giosuè, Samuele. Gabriele  - classe 2B SSPG di Cavedine

Il nostro territorio come tela

Durante il primo quadrimestre, noi alunni della classe 1A della Scuola Secondaria di Cavedine, ci siamo immedesimati in "artisti della terra", abili creatori di opere realizzate con elementi naturali, pensate non per durare nel tempo ma nella mente di chi le guarda e nelle mani di chi le vive.

I nostri interventi sul territorio di Cavedine saranno durati un giorno, una settimana o forse più, ma l' obiettivo non era il risultato finale, bensì il percorso per arrivarci.

Abbiamo liberato la nostra creatività nei dintorni dell' Istituto scolastico e nel rispetto del paesaggio ci siamo divertiti a creare momentanee installazioni ambientali. La Land Art illustra la sua forza e, allo stesso tempo, la sua fragilità - completamente in balìa degli agenti atmosferici - così come l' umanità.


Gli alunni della classe 1A

Il nostro impegno per il Mozambico

Noi ci teniamo proprio a strappare un sorriso a chi vive in un paese povero come il Mozambico! E ce l’abbiamo fatta: ci siamo dedicati con impegno a creare dei lavoretti che poi abbiamo venduto in occasione del mercatino in piazza a Cavedine sabato e domenica 3-4 dicembre. 

Abbiamo raccolto tanti fondi divertendoci a vendere i nostri manufatti e alternandoci nella casetta che l’Amministrazione comunale ci ha assegnato. La pioggia non ha fermato il nostro intento: siamo rimasti in piazza fino alle otto di sera sia sabato che domenica. 

Siamo molto soddisfatti del risultato: il nostro impegno è stato apprezzato.

Abbiamo coinvolto le persone proponendo le nostre sciarpe, i portachiavi o gli alberelli purchè si convincessero a sostenere il nostro progetto di solidarietà. Molti hanno accettato anche solo di donare qualcosa, altri hanno acquistato con piacere.

Ringraziamo l’Amministrazione comunale che ci ha messo a disposizione la casetta per esporre i nostri lavori.

Grazie di cuore anche a tutte le persone che hanno contribuito!

 

L’Associazione Progetto Mozambico onlus è nata più di 20 anni fa per dare una risposta concreta al popolo mozambicano. Grazie ai numerosi volontari partiti anche dalla Valle dei Laghi, l’Associazione si è dedicata a progetti di solidarietà, allo svolgimento di attività per garantire l’assistenza sociale socio-sanitaria e l’istruzione. Attualmente sono 18 i progetti iniziati nei settori dell’educazione scolastica, della formazione, della nutrizione e della salute.

Se volete qualche informazione in più, vi lasciamo il link per visitare il sito. 

 

https://www.progettomozambico.org/ 

 

Classe 2A - SSPG Cavedine

Una giornata a Trento

Mercoledì 7 dicembre la classe 2a B della SSPG di Cavedine si è recata a Trento per svolgere al Museo Diocesano un laboratorio sul Concilio di Trento, e fare una visita guidata al Muse.

Siamo stati molto contenti di uscire dalle nostre aule scolastiche, perché, dopo le limitazioni subite a causa del lockdown, qualsiasi viaggio ci sembra un’avventura entusiasmante ed emozionante.

Sulla corriera che ci trasporta osserviamo il panorama e lo sguardo accarezza i versanti del nostro Brenta innevato. Una volta arrivati nella città tridentina ci incamminiamo verso l’atmosfera calda e natalizia dei mercatini (la nostra prima tappa), deliziati dai torroni, dal profumo della calda cioccolata e incantati dai manufatti artigianali e dalle soffici sciarpe.

Mentre ci dirigiamo al Museo Diocesano la città resta nell’ombra, rischiarata soltanto da qualche raggio di luce del sole, che si alza sempre di più nel cielo terso e limpido.

L’attività predisposta dal museo è una soluzione di enigmi per ricostruire la storia del Concilio di Trento; sparsi per gruppi nella città e infreddoliti dall’aria dicembrina, fingiamo di essere dei detective della storia individuando e scoprendo palazzi, persone e luoghi cruciali del famoso Concilio, che la città ha avuto il merito di ospitare nelle sue fasi iniziali. 

La seconda tappa dell’itinerario è il Muse. 

Una volta dentro al museo di scienze naturali ci guardiamo intorno meravigliati, la vista non sa dove soffermarsi, non c’è tempo di osservare tutto, di capire… la mente è catturata da una miriade di conoscenze e di scoperte. Tanti i piani da scoprire in un viaggio che parte dalla preistoria per arrivare ai giorni nostri, in cui comprendiamo che l’uomo è fortemente responsabile di dissesti ecologici che minacciano la sua stessa esistenza.

Finita anche questa esperienza è arrivato il momento di tornare a casa, un po’ stanchi ma appagati della nostra giornata a Trento.   

 

Classe 2B – SSPG di Cavedine

L'argilla la schiacci ma rimane sempre viva

In questa prima parte dell'anno, noi studenti della Scuola Secondaria di Cavedine ci siamo lasciati incantare dalla lavorazione dell'argilla. Attraverso il piacere di fare da soli, di cimentarsi in qualcosa di nuovo - con tempi lenti, che sostengono la riflessione, la curiosità e il senso della meraviglia - abbiamo imparato che in laboratorio non è importante cosa si fa ma come lo si fa, esplorando le caratteristiche dell’argilla attraverso gesti, azioni e sperimentando tecniche artigianali in modo creativo. Ci siamo sporcati le mani e un po’ di terra è finita anche sotto le unghie, ma l'argilla è bella anche per questo: l'imperfezione, la plasticità, la disponibilità al cambiamento sono proprio nella sua natura.

Gruppo opzionale Creazioni in argilla

News dalle scuole

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