Cavalieri, monaci e castelli

Alla scoperta del Medioevo

Il 9 e l’11 aprile le prime delle medie di Dro sono andate alla scoperta del Medioevo: due classi hanno approfondito cosa si mangiava a quel tempo e altre due prime hanno scoperto come si vestivano i nobili e i contadini intorno al 1200 e 1300.

Ma lasciamo la parola a due compagni che ci faranno conoscere cavalieri, monaci, castelli e tanto altro.

Era il giorno 11 aprile. Eravamo appena arrivati a scuola, e ci hanno dato un fascicolo da portare con noi in gita e da compilare e certi compagni senza penna le cercavano. Regnava un po’ di casino però almeno eravamo tutti in classe. Ad un certo punto siamo scesi e siamo saliti sull’autobus. Sul bus certi dormivano, altri facevano cori (per me l’autista se poteva faceva un testa coda e ci lasciava lì) e altri ancora parlavano con le professoresse, con il vicino di sedile o con i compagni dietro. Inizialmente avevamo sbagliato la strada però dopo siamo arrivati.

Una volta lì, ci siamo incamminati e dopo tanta salita siamo arrivati e ci siamo divisi tra 1D e 1C e siamo partiti prima noi 1D. In cima ad una lunga scalinata c’era una stanza enorme dove ci hanno divisi in due gruppi, sono iniziate le attività.

Il primo gruppo doveva mettere in ordine delle flashcard dove erano illustrate le portate di una cena medievale da festa. Addirittura uscivano i conigli dalle torte! Una volta finito dovevamo scegliere quale tra le ricette proposte era del tempo e quali invece erano moderne. Mica tanto facile!

L’altro gruppo intanto, radunato intorno ad un tavolone, cercava di capire con quali alimenti si cucinava al tempo, senza confondersi con i cibi importati dall’America dopo la sua scoperta.

Una volta finita questa parte, dove ce la siamo cavata abbastanza bene (le prof non potevano suggerirci!) nella sala vicina ci hanno fatto tenere in mano una pallina che si usava nel Medioevo per giocare. Era pesantissima!!!

Dopo ci hanno fatto vedere il guanto che usavano per il combattimento, che paura era enorme e pesava come un sacco di farina!

Una volta usciti, abbiamo fatto una passeggiata lungo le mura del castello e ammirato il paesaggio tra i merli. Si vedeva tutta la città!

L’ultima parte era in una sala dove c’erano degli affreschi stupendi che raccontavano la storia di Tristano e Isotta. Mi è piaciuta molto!

Uscendo siamo passati per la cucina, che era sempre lontano dal resto del castello perché c’era il pericolo che prendesse fuoco, infatti era tutta annerita dal fumo. Mentre passavamo abbiamo sentito delle persone cantare che si esercitavano per una festa. Erano in costume, sarebbe stato bello restare per vedere!

Scendendo ci siamo fermati nel negozio di souvenir e alcuni compagni hanno comprato un pensierino e certi no.

Abbiamo fatto merenda e mentre scendevano verso l’autobus, io mi stavo ammazzando per 5 o 6 volte, perché la strada era ripida e io volevo correre ma ruzzolavo di continuo! 

Abbiamo aspettato che tutti finissero la merenda sul marciapiede di fronte all’autobus e certi scherzavano come io, Vinicio e Enea: dicevamo che Enea vendeva caramelle e Vinicio era quello che faceva la ricetta mentre io davo il cibo che guariva. 

Siamo poi partiti per vedere l’abbazia ma questo ve lo racconteranno altri compagni.

Alla prossima gita

Pietro – classe 1D SSPG Dro

 

Le classi 1A e 1B della SSPG di Dro, mercoledì 9 aprile si sono recate a Castel Roncolo (vicino a Bolzano) e all’Abbazia di Novacella (presso Bressanone) per scoprire, divertendosi, il Medioevo. 

Siamo saliti sul pullman poco prima delle otto e la nostra avventura è partita!

Il viaggio è stato piacevole e quando siamo arrivati abbiamo fatto una breve merenda, poi siamo entrati al castello.

Le due classi si sono separate e all’inizio, noi di 1A, abbiamo fatto un giro nelle sale dove la guida ci ha raccontato alcuni aneddoti sulla storia del maniero e abbiamo visto anche l’armatura dei cavalieri con la cotta di maglia, una specie di tunica fatta da tanti, piccoli anelli di ferro collegati fra loro.

Poi siamo giunti in una stanza dove abbiamo preso parte al laboratorio “Ma come t’abbigli?”. Facendoci osservare attentamente gli affreschi, la guida ci ha spiegato come nel Medioevo i ceti sociali erano ben distinti e anche l’abbigliamento metteva in evidenza le differenze. I tessuti erano principalmente: il lino, il cotone, la lana (che veniva anche cotta) e la seta. I vestiti colorati erano indossati solo dai ricchi, perché potevano permettersi la tintura, che era molto costosa, mentre i contadini vestivano con una gamma di colori più neutri come il grigio, il beige e il marrone. Le maniche delle donne nobili erano larghe e i vestiti potevano avere molti bottoni perché tutto doveva mostrare ricchezza e sfarzo. Durante il laboratorio abbiamo avuto modo di metterci anche noi nei panni (letteralmente!) dei nobili medievali ed eravamo molto buffi con tuniche, mantelli, calze strette, ampi cappucci, maniche larghe e scarpe a punta. Insomma, il laboratorio è stato interessante e ci siamo anche divertiti! 

Dopodiché un’altra guida ci ha fatto osservare gli affreschi nelle varie stanze e ci ha raccontato le storie che narravano. Essi ci hanno permesso di immergerci nel passato, perché era dipinta la vita quotidiana. Abbiamo visto anche scene di tornei, balli e giochi. 

Abbiamo pranzato nel cortile interno del castello e poco dopo il pullman ci ha portato all’Abbazia di Novacella. La nostra guida era gentile e ci ha spiegato e raccontato aspetti interessanti, sia sulla vita dei monaci che dei contadini che all’epoca abitavano vicino all’abbazia.  Abbiamo visto il pozzo delle meraviglie, il cimitero, il chiostro, la chiesa e la biblioteca. La chiesa, in stile barocco, era grande e ci ha lasciati particolarmente stupiti; ci guardavamo attorno meravigliati da tanta bellezza. A me in particolare sono piaciuti i colori tenui alle pareti della chiesa sui toni dell’arancione e del rosa, con il bianco e le rifiniture d’oro. La guida ci ha fatto notare che da due affreschi usciva la “continuazione” di una gamba e di un libro: qualcosa di davvero insolito, che infatti doveva stupire fedeli e visitatori! 

Poi passando per il museo, abbiamo raggiunto la biblioteca, altrettanto bella. Per un’appassionata di libri come me è stato emozionante vedere così tanti volumi ordinati raccolti negli scaffali, in un silenzio elegante. Ci siamo fermati un po’ a guardare e ad ascoltare la spiegazione della guida: c’erano libri miniati di tutte le grandezze con decorazioni molto preziose.

Infine siamo usciti, abbiamo fatto merenda, e siamo ripartiti per tornare a scuola.

Durante la giornata abbiamo avuto modo di imparare tante cose, di divertirci e soprattutto di passare del tempo insieme; per questo grazie ai prof. che ci hanno permesso di vivere questa bella gita!


Aurora – classe 1A SSPG Dro

disegno di un castello e di un'abbazia